Meteorologia
Ricostruire il legame con la natura è il punto di partenza del nostro progetto. Per questo proponiamo di osservare il cielo in tutte le sue manifestazioni, per diventare consapevoli delle leggi che governano il cosmo e delle ricorrenze secondo le quali sono organizzati i fenomeni atmosferici.
La costruzione e l’uso di semplici strumenti, la realizzazione di piccoli esperimenti e la ricerca degli aspetti antropologici legati all’osservazione dei fenomeni del cielo, svolta attraverso la lettura dei miti, permetteranno il passaggio dalla teoria alla pratica, coinvolgendo le classi in attività laboratoriali autonome o facilitate da esperti.
Le centraline meteorologiche installate sul tetto di due scuole del territorio consentiranno l’approccio scientifico alla meteorologia e alla statistica legata a questa scienza non ancora esatta, ma estremamente affascinante. Le classi interessate avranno l’occasione di confrontare i dati raccolti in modo empirico e/o attraverso la semplice osservazione con quelli sistematici delle centraline e di elaborarli autonomamente o in parallelo tra loro, allo scopo di costruire saperi condivisi e contestualizzati alla propria realtà di vita.

Il Laboratorio del Meteorologo Ignorante
L'origine del progetto
L’origine del progetto “Il Laboratorio del Meteorologo Ignorante” affonda le sue radici nella volontà di sviluppare un laboratorio di meteorologia duraturo, inclusivo e interattivo, funzionante come trampolino per esplorare discipline connesse al territorio, alla conservazione della memoria storica e alla sostenibilità di un futuro sempre più imminente.
Il progetto
Il Laboratorio del Meteorologo Ignorante viene alla luce con l’aspirazione di trascendere sé stesso, mettendo a disposizione strumenti d’avanguardia, formazione per gli insegnanti e risorse pratiche per gli studenti, al fine di promuovere una cultura basata sull’osservazione quotidiana delle dinamiche che si manifestano nel territorio circostante.
Il progetto si sviluppa attraverso quattro fasi distinte, ma interconnesse grazie a un'interazione che supera la mera passività, enfatizzando l'importanza di un coinvolgimento attivo e continuo.
Fase 1
Acquisto e implementazione di due stazioni meteo professionali Davis Vantage Pro2, complete di sensori esterni, console e datalogger.
Queste stazioni offrono prestazioni eccellenti, durabilità, robustezza e alta precisione.
Cosa fanno
Le stazioni riescono a monitorare in tempo reale parametri quali temperatura, umidità, pressione, precipitazioni, velocità e intensità del vento, trasmettendo queste informazioni a una console connessa direttamente a un computer. Attraverso il computer, i dati vengono pubblicati online tramite un’applicazione di facile e veloce accesso.
Dove sono
Le due stazioni meteo sono state installate presso le scuole San Giacomo di Molassana e Cantore di Marassi, con l’ausilio di un fornitore esperto, RETEMET.
L’installazione è avvenuta il 28 marzo presso due siti accuratamente selezionati, al fine di garantire un monitoraggio preciso ed efficiente delle condizioni meteorologiche a monte e a valle del torrente Bisagno.



Fase 2
Creazione di pagine web che consentano di visualizzare online i dati raccolti quotidianamente dalle stazioni meteo, con report giornalieri, mensili e annuali relativi alle variazioni termiche e alle precipitazioni al suolo.
La tecnologia supportata dalle centraline permette la gestione dei dati raccolti tramite un software che facilita la visualizzazione online di tutte le informazioni registrate dalle due stazioni meteorologiche.
Insegnanti e studenti potranno accedere a grafici per monitorare e condividere l’evoluzione delle temperature e delle precipitazioni per ciascuna stazione.
I grafici giornalieri, mensili e annuali consentiranno alle scuole di creare un archivio storico sull’andamento climatico della loro area, dando vita a un laboratorio permanente per docenti e studenti.
Fase 3
Sviluppo di un’applicazione dedicata agli studenti per interagire con il software connesso alle stazioni meteo, consentendo loro di inserire quotidianamente, le osservazioni effettuate utilizzando la fotocamera del proprio dispositivo, le condizioni del cielo e/o dei corsi d’acqua osservabili nei pressi della propria abitazione o lungo il tragitto casa-scuola e viceversa.
L’interazione avviene attivamente, non limitandosi ai soli dati strumentali!
I dati raccolti dalle stazioni, come temperatura minima e massima, orario e precipitazione, saranno integrati nell’App attraverso la così ogni gruppo di lavoro, guidato dal docente di riferimento, potrà interagire quotidianamente inserendo le condizioni meteorologiche e del torrente Bisagno ad orari prestabiliti. Questo esercizio quotidiano consentirà agli studenti di correlare gli eventi atmosferici e le condizioni meteo a quanto avviene sul territorio.
L'attività
L’attività è altamente didattica, insegna agli studenti l’importanza dell’osservazione quotidiana, mettendo a confronto i dati delle stazioni meteo con le proprie osservazioni empiriche.
Ad esempio, un cielo sereno non implica necessariamente temperature più alte, mentre un cielo coperto non comporta sempre temperature più basse. Analogamente, venti settentrionali non coincidono sempre con temperature più fredde, mentre venti meridionali non portano sempre temperature più calde.
Osservare e confrontare le precipitazioni registrate a quelle empiriche permette di valutare non solo l’intensità delle precipitazioni stesse, ma anche gli effetti sul territorio monitorando il torrente Bisagno, che reagisce in modo diverso.
Si possono analizzare le precipitazioni in corso o quelle del giorno precedente, considerando che a parità di precipitazione totale, è l’intensità a condizionare la portata del Bisagno e le eventuali precipitazioni precedenti.
Attraverso l’osservazione e il monitoraggio del territorio, gli studenti sviluppano una memoria storica personale, un’abitudine all’osservazione e la capacità di interpretare gli strumenti, elementi fondamentali per acquisire consapevolezza degli effetti dell’antropizzazione del suolo e formare le basi dell’autoprotezione.


Fase 4
Progetto ministeriale S.O.F.I.A. (Progetto n. 119888), corso di formazione per docenti: “Il Laboratorio del Meteorologo Ignorante” spiegato dal Meteorologo ignorante.
Questo progetto, che sembrava inizialmente andare oltre le mie capacità, si è rivelato perfettamente adattabile, come un abito su misura. Parla di osservazione quotidiana, condivisione, confronto, raccolta dati, clima, alluvioni, auto protezione, urbanizzazione, ciclo dell’acqua, storia, presente e futuro.
Abituato a raccontare la meteorologia ai bambini nelle scuole, questa volta mi rivolgo direttamente ai docenti.
C’è una convinzione che nella vita non è necessario sapere tutto, nemmeno riguardo al proprio argomento preferito. L’importante è conoscerne abbastanza da poterlo spiegare e condividere.
Il primo incontro
Il 14 marzo ha avuto luogo il primo incontro del corso, che affronta temi come cambiamento climatico, protezione ambientale e prevenzione dei rischi nell’ambito di un progetto di Educazione Ambientale e Storia del Territorio che avrà inizio al termine della formazione.
I docenti coinvolti nelle attività di monitoraggio delle stazioni meteorologiche acquisiranno le competenze necessarie per gestirle e analizzare i dati raccolti. Il corso promuove la cultura della prevenzione del rischio idrologico e idrogeologico, partendo dall’osservazione dei fenomeni atmosferici.
Il corso prevede un approccio pratico allo studio della meteorologia, fornendo ai partecipanti le conoscenze fondamentali in materia.
